Ricordo ancora chiaramente la data: era il 23 agosto del 2009.
Quel giorno ho vissuto una situazione che sembrava tratta da un film, ma purtroppo era tutto reale. Ero appena arrivata negli Stati Uniti per un anno di scambio culturale, piena di entusiasmo e voglia di avventura.
Tuttavia, il mio stato d’animo cambiò istantaneamente appena arrivò il momento di iniziare a comunicare in inglese. Ero cresciuta in una famiglia che cambiava spesso casa, quindi ero abituata a nuove situazioni e a fare nuove amicizie.
Ma nulla avrebbe potuto prepararmi a quella che stava per diventare la mia più grande sfida: parlare inglese con fluency.
Avevo sempre studiato l'inglese a scuola… Ero considerata “brava in inglese” e avevo anche un livello B2 certificato…
Ma quando arrivai negli Stati Uniti mi resi conto che quel livello di conoscenza “sulla carta” non era sufficiente per affrontare la vita reale.
Era come se avessi imparato ad andare in bicicletta da un manuale, ma all’improvviso mi fossi trovata su una bicicletta VERA, per di più in una gara con ciclisti professionisti.
Spoiler: oggi, grazie alla ricerca che abbiamo fatto in Norma’s Teaching, sappiamo che più dell’ 87% degli italiani si trovano nella stessa situazione in cui mi trovavo io: il loro livello d’inglese certificato non è il loro VERO livello d’inglese.
Detto più semplicemente, magari hanno un B2 scritto sul loro CV, però quando si tratta di comunicare nel parlato, si bloccano.)
Le prime settimane furono terribili. 🤯
Non capivo quasi nulla di quello che le persone mi dicevano e mi sentivo completamente fuori luogo.
La mia incapacità di comunicare in modo efficace stava mettendo a rischio l'intera esperienza.
La mia più grande delusione arrivò nel momento in cui cercai di socializzare con i miei nuovi compagni di classe…
Mi sforzavo di fare amicizia, ma le parole non mi venivano e mi sentivo sempre più isolata.
La mia voglia di essere accettata dagli altri e vivere una esperienza indimenticabile si stava trasformando in un incubo. 🙀
Mi resi conto di avere un serio problema, perché non riuscivo nemmeno a ordinare al ristorante senza fare pessime figure.
Era frustrante e umiliante allo stesso tempo.
La mia situazione raggiunse il culmine quando, durante una lezione, mi chiesero di esprimere la mia opinione su un argomento…
Rimasi completamente bloccata...
Non riuscivo a trovare le parole giuste e mi sentivo come se tutti mi stessero guardando e giudicando: “who is this girl?! - chi è questa qui?”
Quel giorno mi resi conto che dovevo fare qualcosa in fretta. Il mio sogno americano stava scivolando via tra le mie dita… 😢
Dovevo trovare in fretta un modo per affrontare la mia paura e imparare a parlare inglese con sicurezza.
Fu allora che decisi di fare una promessa a me stessa: avrei dedicato tutto il mio tempo e le mie energie a imparare l'inglese in modo efficace.
Dovevo trovare un modo per superare questo ostacolo e realizzare il mio sogno.
E così, ben 12 anni fa, iniziai il mio viaggio di apprendimento della lingua, che mi ha portato poi a scoprire una nuova tecnica rivoluzionaria: quella che ho ribattezzato
“English Norma-lization”.
Una metodologia che NON si basava sullo studio della grammatica, ma che puntava semplicemente all’acquisizione di “Real Life Skills”...
Ossia le abilità di comunicazione necessarie nella vita reale per poter comunicare in situazioni di tutti i giorni.
Skills che mi permettevano di fare cose necessarie come:
👋 Salutare gli amici e parlare del più e del meno:
“Hey, what's up? How's it going? I'm fine/good/great.”
💁♀️ Presentarmi a nuove persone e conversare per conoscerle meglio:
What is your name? Where are you from? Do you have any pets? What food do you like? Do you have any siblings? What sports do you like? What's your favorite song? Where do you live? What do you do on weekends?
⚽ Pianificare le attività da fare con gli amici:
Hey!, Why don't we...? Do you want to...? I wanted to... Do you want to come? I was thinking of (going to the movies/getting something to eat/going skiing/going to the beach/having a party). Do you want to come? Why not!, Sure!, I'd love to!, Let's do it!, I think I'm going to pass., Maybe next time., Sorry, I can't., Sorry, I already have plans.
🍝 Ordinare al ristorante:
"What do you recommend from the grill section?", "What’s a popular dish here?""Can I get a glass of red wine?" "I'll have a bottle of water, please."
E tante altre situazioni di vita quotidiana…
A Washington State mi sono resa conto che non era poi così importante conoscere la tabella dei verbi irregolari…
Ma ciò che contava davvero era poter comunicare con gli altri, in un modo naturale e fluente (anche se non sempre perfetto!)
Grazie a questo nuovo approccio, finalmente iniziai a vedere dei progressi.
Nel giro di pochi mesi le parole iniziarono a fluire più facilmente e mi sentivo sempre più sicura di me stessa.
Era una sensazione straordinaria!
A un certo punto l'inglese smise di essere una barriera e la frustrazione iniziale si trasformò in euforia e orgoglio…
😎Stavo davvero realizzando il mio sogno di vivere e studiare negli Stati Uniti… Riuscivo a comunicare agevolmente in qualsiasi occasione…
E quando mi capitavano situazioni nuove, avevo tutti gli strumenti per apprendere velocemente le cose che all'inizio non capivo…
Il mio inglese in breve tempo diventò un mezzo per connettermi con il mondo che mi circondava – una sorta di amplificatore di me stessa.
(In fondo l’inglese è proprio questo, un mezzo che ti apre un mondo di nuove opportunità!)
Ma la soddisfazione maggiore arrivò quando feci ritorno in Italia… Quando ero partita, avevo un livello di inglese B2…
Quando tornai, le persone pensavano che fossi madrelingua in inglese. ✨
Puoi immaginare l’orgoglio!
![](https://cdn.prod.website-files.com/661cdaf933f7a2a70db9b8f5/66405fcb4fcd42e59695654f_chart(1).png)
Dopo aver vissuto quell’esperienza difficile, decisi di trasformare la sfida che avevo vinto con la lingua nella mia missione personale…
Volevo aiutare chiunque si sentisse bloccato con l’inglese, proprio com’era capitato a me quando arrivai negli Stati Uniti…
Quell’esperienza così difficile è diventata il motore del mio percorso.
Ciò che mi ha permesso di continuare a studiare e a innovare i metodi di apprendimento della lingua…
Fino a creare il metodo “English Norma-lization” che ti sto per presentare…